Agenzia delle Entrate Cessione del Credito: da mesi ormai siamo abituati alle novità sui controlli e sui problemi che ne derivano.
Ma quando si aggiungono nuovi controlli “illegali” (nel senso che vanno in contrasto con le regole di chi, quei controlli, li fa)… i problemi diventano ancora più grandi.
È il caso di due nuovi controlli stabiliti dalla circolare n.23/E dell’Agenzia dell’Entrate che mai prima di oggi erano stati previsti per la cessione del credito, Superbonus e bonus in edilizia.
Si tratta di due indici di pericolosità fiscale legati:
Vediamoli nel dettaglio e valutiamo poi le soluzioni possibili.
Come anticipato, il primo indice di rischio secondo la circolare dell’Agenzia delle Entrate è legato alla «incoerenza reddituale e patrimoniale tra il valore e l’oggetto dei lavori asseritamente eseguiti e il profilo dei committenti beneficiari delle agevolazioni in esame».
Qual è il problema di questo indice? In realtà ce n’è più di uno:
Ecco perché è corretto parlare di una disposizione che va contro le “regole del gioco” già stabilite da mesi.
Passiamo invece al secondo.
Il secondo indice di rischio segnalato dall’Agenzia delle Entrate è la «sproporzione tra l’ammontare dei crediti ceduti e il valore dell’unità immobiliare».
Come per il precedente, anche questo indice è “estraneo” a tutte le norme e le “regole del gioco” finora stabilite per cessioni del credito e bonus in edilizia. Attualmente infatti, il processo prevede:
– tetti massimi di spesa degli interventi;
– tariffari di riferimento per l’asseverazione;
– nessun riferimento normativo vincolante per il valore dell’immobile
Ecco quindi servito un “cambio di carte in tavola”. E c’è anche un altro fattore critico da considerare: il valore dell’unità immobiliare si riferisce a prima o dopo i lavori?
Questo dato è estremamente importante, anche per sciogliere i dubbi sulle casistiche di ricostruzione e demolizioni di edifici di diverso tipo, che acquisiscono effettivamente un valore superiore senza che sia però alcun tipo di “furberia” o intervento illegale.
L’abbiamo detto all’inizio: ormai le “novità” che vengono dall’Agenzia delle Entrate e che hanno a che fare con la cessione del credito sappiamo bene che sono (spesso) “problemi”.
Specialmente quando vanno a cambiare le “regole del gioco” in corsa, apparentemente senza alcun motivo o criterio normativo valido.
E chi ne fa le spese, forse più di tutti, sono proprio i progettisti e i tecnici che si trovano tra i due fuochi delle norme e dei clienti finali.
E se ad ogni “novità” in arrivo non si risponde con un approccio strategico e organizzato, la cartella dell’Agenzia delle Entrate potrebbe essere proprio dietro l’angolo.
Ma ecco perché, ancora una volta, la differenza è tutta qui:
avere dalla tua parte un team di tecnici esperti e consulenti qualificati, con la possibilità di confrontarti con altri professionisti che parlano la tua stessa lingua e appoggiarti a importanti Partner di livello nazionale, per diventare il punto di riferimento nella tua zona per le detrazioni fiscali.
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