L’asseverazione Superbonus non è stata mai cosa semplice.
E con il nuovo Decreto Prezzi la procedura per dimostrare la congruità dei costi è cambiata. Ora dobbiamo fare i calcoli in modo diverso.
Ed ecco che spuntano i dubbi: “come utilizzare l’Allegato A per dimostrare la congruità dei costi?”
“Posso ancora utilizzare il Prezzario DEI e i Prezzari Regionali?”
Dubbi che devono essere spazzati via immediatamente per evitare di commettere errori, ritrovandosi con un’eccedenza che non può in alcun modo essere portata in detrazione dal committente.
E se sei qui, sicuramente non hai ancora le idee chiare e vuoi scoprire cosa fare per non avere problemi con l’asseverazione Superbonus e con tutte le altre asseverazioni obbligatorie per gli interventi che non rientrano in Edilizia Libera e che superano i 10.000 euro.
Ecco perché, se sei un tecnico e vuoi garantire ai tuoi clienti lavori “a costo quasi zero”, evitando noie fiscali alla chiusura del cantiere, ti consiglio di dedicare qualche minuto alla lettura di questo breve contenuto, che ho deciso di scrivere per far luce su quello che può essere considerato come l’aspetto più delicato del Superbonus (e non solo!): l’asseverazione di congruità dei costi con il nuovo Allegato A del Decreto MiTE.
Se vuoi metterti al sicuro e lavorare “senza stress”, con garanzia di risultato (tecnico e fiscale) in tempi rapidi, ti consiglio di arrivare fino alla fine dell’articolo. Scoprirai come gestire tutte le tue pratiche, anche quelle che sembrano impossibili, grazie a un servizio di assistenza specifico per professionisti.
Ma prima, concentriamoci sul problema della doppia verifica sui costi degli interventi.
NO!
Ecco la domanda che mi ha spinto a scrivere questo articolo: “posso ancora utilizzare il Prezzario DEI e i Prezzari Regionali per l’asseverazione?”
E magari è proprio questo il dubbio che sta mettendo in crisi anche te, che non vuoi avere problemi con i nuovi prezzi per i lavori agevolati.
Il Decreto “Costi Massimi” del MiTE, in vigore dal 15 aprile per il Superbonus 110 e per tutti gli altri Bonus Edilizi, impone una nuova procedura per la verifica della congruità delle spese.
Una doppia verifica!
E siamo arrivati al nocciolo della questione: il Decreto riporta i costi massimi specifici agevolabili per una serie di lavorazioni di riqualificazione energetica. Costi che non devono essere superati per evitare un saldo monetario che non potrà essere portato in detrazione dal committente.
Fin qui ci siamo.
Ma l’Allegato A del Decreto MiTE non sostituisce completamente tutti gli altri prezzari per l’asseverazione Superbonus di congruità dei costi. E qui iniziano i problemi.
Le prime FAQ pubblicate dal MiTE tramite ENEA hanno (in parte) risolto tanti dubbi, ma sull’asseverazione di congruità dei costi ho notato che tanti professionisti e privati non hanno ancora le idee chiare. Ecco perché ho deciso di ritornare sull’argomento soffermandomi proprio sul doppio controllo.
Il dato interessante è che l’Allegato A del Decreto del MiTE riporta i “costi massimi” di alcune lavorazioni, escludendo IVA, manodopera e opere relative all’installazione.
Bene.
Ma è proprio questo aspetto che implica un doppio controllo da parte del tecnico.
In pratica, l’asseverazione Superbonus 110 deve essere fatta utilizzando prima i Prezzari per determinare il valore congruo di tutti i lavori, comprendendo anche i costi di manodopera, IVA e oneri accessori. Poi, sarà necessario sommare ai costi “effettivi” dell’opera anche tutte le spese tecniche, comprensive di IVA (quindi anche le spese per l’asseverazione Superbonus e per il visto di conformità) per avere un totale congruo.
Ma per essere totalmente incentivato, il totale dovrà essere inferiore ai “costi massimi”. E qui scatta il controllo con l’Allegato A.
Il tecnico dovrà asseverare la congruità nel rispetto dei costi massimi specifici per tipologia di intervento. Quindi, partendo dai valori complessivi delle opere fornite e posate, il tecnico dovrà estrapolare i valori “netti” (solo bene/opera) e confrontarli con le specifiche voci dell’Allegato A.
Il controllo rispetto ai prezzari comporterà la verifica della spesa sostenuta rispetto all’opera compiuta (fornitura e installazione); il controllo rispetto al DM costi massimi comporterà la verifica della spesa sostenuta rispetto alla sola fornitura dei beni (“macro-lavorazioni”).
Non è facile!
Immagina di avere dalla tua parte un team di consulenti e tecnici qualificati organizzato per seguirti in ogni fase del tuo progetto, compresa l’asseverazione di congruità dei prezzi, per arrivare alla monetizzazione del credito in tempi rapidi e senza stress. Fantastico, non trovi?
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