Tutto quello che ti serve sapere per sfruttare il Bonus 75 Barriere Architettoniche senza rischi e avere subito una soluzione su misura per il tuo progetto…
in meno di 5 minuti!
Effettivamente, non ti occorrerà altro che la lettura di questo articolo per eliminare i tuoi dubbi sul bonus del momento e avere, con un semplice click, la soluzione su misura alle tue esigenze tecniche e fiscali.
Se hai aperto proprio questa pagina è perché ti stai chiedendo, forse già da un po’ di tempo, perché il Bonus 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche è sulla bocca di tutti?
È così, vero?
Sei nel posto giusto per trovare risposte chiare e precise!
Parleremo proprio di questo Bonus, diventato di grande interesse non solo per gli incredibili vantaggi fiscali che propone, ma perché rappresenta, al momento, l’unica agevolazione che permette di beneficiare (ancora) sia di sconto in fattura che di cessione del credito.
Ma il funzionamento del Bonus 75% Barriere Architettoniche è davvero così semplice come sembra?
Se vuoi comprendere a fondo le possibilità e le implicazioni di questo Bonus, continuando a leggere scoprirai tutti gli aspetti più importanti da considerare. E, ovviamente, scoprirai anche come navigare tra le varie opzioni disponibili, evitando possibili inconvenienti e ottenendo il massimo incentivo con il minimo sforzo.
Iniziamo…
Sai perché tutti parlano del Bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche?
Sicuramente perché è l’unico incentivo per ristrutturare e riqualificare casa che consente ancora di accedere a sconto in fattura e cessione del credito.
Inoltre, è un Bonus per tutti!
Stiamo parlando di un’agevolazione prorogata fino al 31 dicembre 2025 che ha come obiettivo quello di rendere ogni spazio accessibile e comodo da vivere per chiunque.
E se ho messo in evidenza “chiunque”, c’è un motivo…
Leggendo attentamente il Decreto Ministeriale n.236 del 1989, che è il punto di riferimento per questo bonus, troviamo ben definiti 3 principi essenziali:
Ma il punto chiave è l’articolo 2 del Decreto appena citato, dove le barriere architettoniche vengono descritte come
“ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque”.
Appunto, “chiunque”. Non parliamo solo di persone con disabilità o ridotta capacità motoria, ma di ogni individuo!
Ecco perché il Bonus 75 Barriere Architettoniche è un’occasione unica per tutti!
In parole molto semplici, anche se in casa non ci sono persone anziane o con disabilità, è possibile sfruttare il Bonus 75 per l’abbattimento delle barriere architettoniche per portare a termine diversi interventi per vivere meglio la casa.
Il Bonus si concretizza in una detrazione dall’imposta lorda che abbraccia sia i soggetti IRPEF che IRES. Sono quindi beneficiari:
-le persone fisiche
-gli esercenti di arti e professioni
-enti pubblici e privati non commerciali
-società semplici
-associazioni tra professionisti
Ma come funziona questo Bonus e quali interventi si possono fare nello specifico?
Lo scopriamo subito…
Per dare un senso pratico a quanto detto fino a questo momento, dobbiamo prendere il Decreto Ministeriale n.236 del 1989 e utilizzarlo come una bussola per orientarci nel vasto mondo dell’abbattimento delle barriere architettoniche.
Infatti, è proprio nel testo del Decreto – puoi leggerlo cliccando qui – che si trova l’elenco completo di tutti gli interventi possibili, come ad esempio la modifica di infissi e serramenti, l’installazione di ascensori e qualsiasi altro intervento utile per rendere ogni ambiente veramente accessibile e confortevole.
Ma ciò che rende unico questo Bonus è la sua ratio, semplice e chiara:
se qualcosa nell’abitazione non è conforme a quanto stabilito dal DM 236, che siano porte troppo strette o altri elementi che ostacolano la libertà di movimento, è possibile intervenire sfruttando una detrazione al 75%.
In altre parole, il Bonus è previsto per adeguare e correggere tutti gli aspetti di un immobile che non rispettano i criteri di progettazione per l’accessibilità. Può sembrare un dettaglio, ma avere spazi accessibili è un elemento chiave per la qualità della vita di tutti!
Ma quali sono le regole per intervenire dove la progettazione originaria potrebbe non aver considerato l’importanza dell’accessibilità?
Abbiamo diverse strade da percorrere, ognuna con i suoi specifici limiti di spesa:
Come detto, stiamo parlando di un Bonus che permette non solo di riscattare il 75% della spesa totale (anche in 10 anni), offrendo un significativo sollievo fiscale, ma che offre ancora la possibilità di cedere il credito a soggetti autorizzati o di beneficiare di uno sconto diretto in fattura.
Tutto questo per portare a termine interventi come:
-sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti);
-rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori);
-rifacimento di scale;
-inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici;
-installazione ascensori e montacarichi;
-interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari, della robotica e di ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, funzionali ad abbattere le barriere architettoniche;
-interventi di sostituzione dell’impianto;
-spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.
Tutti i requisiti tecnici di intervento sono nel DECRETO MINISTERIALE 14 giugno 1989, n. 236.
Una normativa che non impone restrizioni rigide sull’uso del Bonus, rendendolo accessibile per tutti gli edifici già esistenti, sia che si tratti di strutture residenziali o commerciali, che devono risultare accatastate o in fase di accatastamento.
L’importante è avere “tutte le carte in regola”…
Per poter beneficiare del Bonus del 75% diventa fondamentale prestare attenzione ai documenti da produrre e conservare.
Nel dettaglio:
Fatture/Ricevute Fiscali per validare la spesa sostenuta e a collegarla agli interventi agevolabili, rendendola quindi indispensabile per l’approvazione del Bonus.
Autocertificazione per dimostrare che la somma delle spese, su cui è calcolata la detrazione da parte di tutti gli aventi diritto, non supera il limite massimo consentito.
Dichiarazione dell’Amministratore Condominiale per attestare il rispetto di tutti gli obblighi di legge e certifica sia l’importo pagato dal condomino che l’ammontare della detrazione.
Documentazione Tecnica per attestare il rispetto dei requisiti tecnici stabiliti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236 (perizia tecnica di un tecnico qualificato).
Il rispetto scrupoloso di queste indicazioni e la corretta conservazione dei documenti correlati sono passaggi fondamentali per assicurarsi l’accesso ai benefici previsti dal Bonus e per evitare possibili inconvenienti durante la fase di richiesta.
Ora, troviamo insieme la soluzione su misura per il tuo progetto.
Ciascun progetto porta con sé un mondo di potenzialità e ogni edificio necessita di soluzioni su misura, ponderate su ogni aspetto tecnico e fiscale. Sai cosa significa questo?
Senza troppi giri di parole, è importante conoscere quali Bonus sono più adatti alle tue esigenze e con il caso specifico. E solo con una visione complessiva tanto chiara e il supporto di professionisti esperti sia sul fronte tecnico che fiscale si possono evitare errori.
Ecco perché DetrazioniFacili.it esiste per te:
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