Bonus facciate 2022 e cappotto termico: attenzione a quel 10%!
In questo blog ho pubblicato diversi articoli sul Bonus Facciate, che resta una delle più importanti detrazioni fiscali da sfruttare per valorizzare gli edifici in determinate aree urbane.
Ma ho notato che si fa ancora un po’ di confusione tra il Bonus Facciate “leggero”, che prevede interventi edilizi di rifacimento delle facciate degli edifici meno invasivi, e il Bonus Facciate “spinto” con isolamento termico delle pareti.
Infatti, ecco la domanda – a dire il vero, sono 2 domande in una – che mi è stata rivolta durante un Webinar di approfondimento sulle nuove detrazioni fiscali:
“Per il Bonus Facciate con mirato intervento di isolamento termico è necessario il computo metrico asseverato? E come gestire i prezzi di mercato rispetto ai listini ufficiali?”
Ormai, con il DL n.157/2021 è cambiato (quasi) tutto. In pratica, per tutti i bonus edilizi e non più solo per il Superbonus al 110%, è richiesto il visto di conformità e, quindi, l’asseverazione di congruità delle spese.
E questo è chiaro.
Con questo breve articolo, è mia intenzione spostare l’attenzione su quel “10%” che rende necessaria la comunicazione all’ENEA anche in caso di Bonus Facciate e sul problema dei prezzi di mercato dei materiali.
Ma prima, diamo un po’ di spazio ai 2 obblighi da rispettare per beneficiare del Bonus Facciate 2022 previsto per il decoro urbano:
Fatta questa precisazione, mettiamo sotto la lente di ingrandimento il limite del 10% per il Bonus Facciate con cappotto termico.
Quando è obbligatoria la comunicazione all’ENEA?
I costi per la posa in opera del cappotto termico esterno possono essere portati in detrazione fiscale seguendo più strade. E una di queste porta proprio al Bonus Facciate, quando sono previsti interventi di non sola pulitura e tinteggiatura esterna.
E quando il Bonus Facciate 2022 prevede anche la realizzazione del cappotto termico esterno è richiesta la specifica comunicazione all’ENEA e l’asseverazione dei costi secondo il prezzario di riferimento.
L’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che:
“Nell’ipotesi in cui i lavori di rifacimento della facciata, ove non siano di sola pulitura o tinteggiatura esterna, riguardino interventi influenti dal punto di vista termico o interessino oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, gli interventi devono soddisfare i requisiti di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 26 giugno 2015, pubblicato nel supplemento ordinario n. 39 alla Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15 luglio 2015, e, con riguardo ai valori di trasmittanza termica, i requisiti di cui alla tabella 2 dell’allegato B al decreto del Ministro dello sviluppo economico 11 marzo 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 66 del 18 marzo 2008. In tali ipotesi, ai fini delle verifiche e dei controlli si applicano i commi 3- bis e 3-ter dell’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90.”
Ma c’è un problema ben più grande da risolvere.
I prezzi.
Ecco che entrano in gioco i prezzari.
E iniziano i problemi.
Il Superbonus, l’Ecobonus, lo stesso Bonus Facciate e tutti gli altri Bonus Casa stanno trainando l’edilizia che, senza troppi giri di parole, stava attraversando un periodo di crisi.
E questo è positivo. Per tutti.
Ma ad accompagnare questo boom di cantieri in tutta Italia c’è sia l’aumento dei prezzi di mercato dei materiali per l’isolamento (e non solo) che sono schizzati alle stelle, sia i ritardi nella consegna dei materiali stessi.
Ora, gestire questi prezzi di mercato rispetto ai listini ufficiali non è certo facile e, ad oggi, non ci sono novità importanti da segnalare, a parte la proposta di una norma per agevolare la revisione dei prezzi da parte delle imprese.
Lo scoglio più grande da superare è quello dei massimali (anche per Bonus Facciate 2022 e cappotto termico): i prezzi raddoppiano ma i massimali sono sempre gli stessi.
Il vero problema sorge quando viene stipulato il contratto con un’impresa che fa un preventivo, ad esempio, di 100.000 euro per specifici lavori e poi, a causa dei costi del materiale alle stelle (anche per i ponteggi e tanto altro), non riesce a rientrare in quel budget. Risultato? L’impresa può recedere dal contratto, ovviamente pagando la penale, e il cantiere si blocca.
Ecco perché è necessario un intervento a livello normativo per effettuare una revisione dei prezzi senza avere grosse difficoltà.
Qualcosa è stato già fatto, ma c’è tanto ancora da definire.
Analizzare per non sbagliare.
Il Superbonus, il Bonus Facciate 2022 “leggero” o “spinto”, l’Ecobonus e tutte le altre agevolazioni possono essere sfruttate, nonostante i tanti problemi burocratici e di prezzo, in solo modo: analizzando attentamente il caso specifico.
E il riferimento non è solo alla progettazione degli interventi da portare a termine nel pieno rispetto dei requisiti tecnici previsti dalla legge.
Accanto alla parte tecnica di studio e progettazione dei lavori c’è sempre l’analisi “fiscale” da fare con grande attenzione ai dettagli.
Tutte le valutazioni tecniche ed economiche devono essere fatte (bene!) prima di iniziare i lavori.
Gestire le pratiche di riqualificazione energetica non è mai semplice. E il DL 157/2021, misura giusta per bloccare i furbetti dei bonus, ha complicato “leggermente” le cose e portato nuovi dubbi tra gli addetti ai lavori (soprattutto per la gestione dei prezzari) e i committenti che non vogliono avere guai fiscali.
Ecco perché è importante affidarsi a professionisti qualificati e organizzati per gestire ogni singolo passaggio di una pratica prestando attenzione a dettagli tecnici e fiscali, ma soprattutto pronti a trovare soluzioni veloci e convenienti in caso di intoppi.
Come Rete Nazionale di esperti in Superbonus e detrazioni fiscali continuiamo ad aggiornarci e migliorare il servizio che offriamo a tecnici e privati, per accompagnare tutti, velocemente e senza stress, dalla pre fattibilità alla gestione del credito d’imposta.
Cosa possiamo fare per te?
Se sei interessato al Bonus Facciate, al Superbonus o a qualsiasi altra detrazione fiscale per ristrutturare e riqualificare casa, ma non sai proprio come muoverti, parti da qui:
Un nuovo Decreto e diverse semplificazioni per il Superbonus al 110%, ma comunque c’è qualcosa che blocca i cantieri. Dalla mia ...
Codice Ateco General Contractor: per non avere problemi nei cantieri che prevedono l’utilizzo dei nuovi incentivi, il General ...
Come funziona la nuova cessione del credito 2022? Non è la prima volta che in questo blog parliamo di cessione del credito ...