Come funziona la nuova cessione del credito 2022?
Non è la prima volta che in questo blog parliamo di cessione del credito – diciamolo, è questo l’ingranaggio principale che fa muovere la grande macchina dei Bonus Edilizia – ma questa volta ci concentreremo su un documento pubblicato di recente dall’Agenzia delle Entrate.
La cessione del credito 2022 per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica cambia ancora, ma questa volta le novità dovrebbero portare allo sblocco del mercato, perché la circolare 33/E è proprio il documento che le banche (e tutto il mondo dell’edilizia!) attendevano con ansia.
Ora, con le nuove indicazioni operative fornite dall’Agenzia delle Entrate, alla luce delle modifiche introdotte dal Decreto Aiuti (e Aiuti bis), diventa più facile rispondere alla domanda “come funziona la (nuova) cessione del credito 2022?”
La circolare 33/E diventa il punto di riferimento per imprese, professionisti, famiglie e banche che vogliono entrare nel mercato della cessione del credito.
E a noi non resta che scoprire come sono stati abbattuti gli ultimi ostacoli che impedivano il normale funzionamento di un mercato tanto complesso e come sfruttare la cessione del credito 2022 senza avere brutte sorprese.
Nel Decreto Aiuti e nel Decreto Aiuti bis hanno trovato spazio anche i Bonus per l’edilizia e, di conseguenza, anche le misure alternative alla detrazione fiscale diretta per beneficiare di Superbonus, Ecobonus, Bonus Facciate e Bonus Casa in modo “più conveniente”.
Dopo i vari interventi normativi che hanno riscritto (le novità negli ultimi anni non sono di certo mancate!) le norme sulla solidarietà dei soggetti che acquistano i crediti, sulle asseverazioni e altri aspetti delicati, ecco che arriva l’ultima modifica per per rimettere in moto il meccanismo inceppato della cessione del credito. E come un bravo meccanico attento ai dettagli, l’Agenzia delle Entrate ha versato un po’ di olio per lubrificare vari ingranaggi con la circolare 33/E 2022.
Una circolare che dovrebbe – ormai il condizionale è d’obbligo – dare più margini per far ripartire gli acquisti dei crediti e aiutare così tutti i soggetti alle prese con i crediti fiscali maturati con lavori di ristrutturazione che erano fermi alle indicazioni dello scorso 23 giugno (clicca qui per i dettagli).
Andiamo al sodo.
Nel dettaglio, l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti sulla cessione dei crediti ai “correntisti” e ulteriori precisazioni in merito agli “indici di diligenza”, già elencati nella circolare n. 23/E dello scorso giugno prima citata, nonché specifiche indicazioni a seguito delle modifiche apportate all’edilizia agevolata dai recenti decreti.
E soprattutto, ha reso noto il procedimento da seguire per la correzione degli errori nelle comunicazioni già inviate per le cessioni e gli sconti in fattura.
Procedendo con ordine:
– per quanto riguarda la cessione dei crediti ai correntisti è stato chiarito che questi ultimi non dovranno acquisire documentazione ulteriore rispetto a quella già in possesso degli istituti di credito.
– Per gli indici di diligenza, l’Agenzia ha precisato che la “colpa grave” ricorre quando il cessionario abbia omesso, in termini “macroscopici”, la diligenza richiesta, come, ad esempio, nel caso in cui l’acquisto dei crediti sia stato eseguito in assenza di documentazione richiesta o di sua palese contraddittorietà.
– Per quanto riguarda le comunicazioni “sbagliate” già inviate all’Agenzia delle Entrate per le cessioni e gli sconti in fattura, e già accettate dai cessionari e dai fornitori, è stato chiarito che è possibile correggerle mediante l’utilizzo di un indirizzo PEC messo a disposizione dall’Agenzia, con la remissione in bonis per le comunicazioni i cui termini di invio sono scaduti lo scorso 29 aprile e che, sostanzialmente, vengono riaperti fino al 30 novembre 2022. Inoltre, nella stessa circolare vengono messi in evidenza quelli che sono gli errori formali (che richiedono solo una nota via Pec) e gli errori sostanziali, che impattano sul credito d’imposta e necessitano dell’annullamento della comunicazione (tramite un modello specifico da inviare sempre via Pec).
Tutti chiarimenti “apprezzabili”, come definiti dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Sono diversi gli aspetti della nuova cessione del credito 2022 da analizzare attentamente e ti invito a farlo subito, cliccando qui per scaricare in formato pdf la circolare n.33 del 6 ottobre 2022.
Ti consiglio di leggerla attentamente, se non vuoi più avere dubbi su:
Poi, se proprio non sai come affrontare le “novità” e vuoi avere le spalle coperte per sfruttare i nuovi Bonus e la cessione del credito 2022 senza stress, ecco per te la soluzione a misura delle tue esigenze di cui prima ti parlavo.
Le “novità” che vengono dall’Agenzia delle Entrate e che hanno a che fare con la cessione del credito sappiamo bene che, se non interpretate nel modo giusto, possono facilmente diventare problemi.
E poi, se ad ogni “novità” in arrivo non si risponde con un approccio strategico e organizzato, trovarsi faccia a faccia con il Fisco non è ipotesi remota.
Ma la soluzione per sfruttare i nuovi bonus in totale sicurezza e senza avere brutte sorprese durante e dopo i lavori è proprio qui:
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