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Superbonus 110% - Articoli e approfondimenti

Come fare l’APE Convenzionale Superbonus 110% in condominio?

27/04/2021
FV
Fabio Vidotto
Ape Convenzionale Superbonus 110%: cosa prevede l'Allegato A del Decreto Requisiti Tecnici e la UNI TS 1300?

Se ancora non hai ben chiaro che cos’è l’APE Convenzionale Superbonus 110% e chi può farlo, leggendo questo articolo eliminerai tanti dubbi sulla certificazione energetica degli edifici. Ecco un approfondimento su questo indispensabile documento per accedere alla maxi agevolazione

Come fare l’APE Convenzionale Superbonus?

Uno degli aspetti fondamentali da valutare per il Superbonus 110% è capire se dopo gli interventi trainanti e trainati previsti dal D.L. 34/2020 il fabbricato ha fatto un bel salto di classe energetica.

Un doppio salto di classe energetica previsto come limite per beneficiare della detrazione fiscale.

Ecco perché ho deciso di scrivere questo articolo di approfondimento sull’APE Convenzionale per il Superbonus, che ha qualcosa di diverso rispetto al classico Attestato di Prestazione Energetica.

E soprattutto perché è uno dei documenti più importanti per poter “riqualificare a costo quasi zero” e non avere problemi di nessun tipo.

Senza APE Convenzionale non si può accedere al Superbonus e il problema più grande è che non si possono utilizzare metodi di calcolo semplificati.

Insomma, un bel grattacapo, soprattutto quando la riqualificazione riguarda i condomini.

Che cos’è l’APE Convenzionale Superbonus 110%?

Un documento che attesta lo stato di salute di un edificio.

Una vera e propria diagnosi che consente di capire quanto una casa consuma.

Il punto di partenza per capire dove e come intervenire per migliorare l’efficienza energetica con interventi previsti dal D.L. 34/2020.

Il lasciapassare per accedere al 110%.

Ecco, questo è l’APE Convenzionale per il Superbonus, un documento che si compone di una verifica pre operam e post operam, con lo scopo di:

  1. progettare in modo mirato interventi che renderanno l’edificio a basso consumo, riducendo al minimo il margine di errore;
  2. attestare il doppio salto di classe energetica a fine lavori, per portare in detrazione le spese sostenute per l’efficientamento energetico.

Infatti, mentre con l’APE pre intervento si può avere ben chiaro il quadro della situazione – consumi per il riscaldamento e raffrescamento, consumi elettrici e per la produzione di acqua calda sanitaria – quindi sapere quanto una casa realmente consuma, con l’APE post intervento è possibile dimostrare che tutto è andato per il verso giusto, cioè che i lavori hanno migliorato l’efficienza energetica dell’edificio.

Non un solo attestato, quello che solitamente viene richiesto anche in casi di compravendita dell’immobile per dimostrare la classe energetica – più è alta, maggiore è il valore dell’immobile – ma ben 2 documenti per un “prima e dopo” a norma di legge.

E mi piace definire l’APE ante operam come una vera e propria guida da seguire per non commettere errori nella pianificazione degli interventi giusti di efficientamento energetico; mentre l’APE post operam come il lasciapassare per il 110%.

Ora, mentre per le case unifamiliari è tutto un po’ più semplice, le cose cambiano quando si parla di più unità immobiliari.

APE Convenzione Superbonus in condominio: chi può farlo e come si procede?

Quando si parla di APE Convenzionale Superbonus per il condominio, il calcolo dell’efficienza energetica si complica.

Per poter accedere al 110% è indispensabile il doppio salto di classe dell’intero edificio, a seguito degli interventi trainanti sulle parti comuni ed eventuali interventi trainati nel singolo appartamento.

Ecco che l’APE Convenzionale per il Superbonus in condominio si presenta come:

la somma dei prodotti degli indici delle singole unità immobiliari. Il risultato sarà diviso per la superficie utile complessiva dell’edificio stesso.

Non è semplice.

Quindi, spazio ai tecnici qualificati.

L’Attestato di Prestazione Energetica può essere redatto solo da un certificatore energetico qualificato ai sensi del D.P.R. n. 75/2013, che dovrà obbligatoriamente effettuare almeno un sopralluogo presso l’edificio.

Chi è il certificatore energetico qualificato?

L’APE Convenzionale Superbonus è di competenza di professionisti specializzati in efficienza energetica.

Anche ingegneri, geometri e architetti possono redigere l’APE, ma solo se:

  • abilitati all’esercizio della professione;
  • iscritti all’albo professionale dei certificatori energetici.

E tutto questo è definito proprio nell’Allegato A del Decreto Requisiti Tecnici.

APE Convenzionale Superbonus e Decreto Requisiti Tecnici: diamo uno sguardo al punto 12

Ecco quanto riportato nell’Allegato A del Decreto del Mise per quanto riguarda l’APE utile per puntare al 110%:

12.1 Per gli interventi ai sensi del Decreto Rilancio, articolo 119, commi 1 e 2, le asseverazioni di cui al presente allegato, redatte ai sensi del decreto di cui al comma 13 del medesimo articolo, contengono la dichiarazione del tecnico abilitato che l’intervento ha comportato il miglioramento di almeno due classi energetiche (o una classe energetica qualora la classe ante intervento sia la A3). All’asseverazione sono allegati gli attestati di prestazione energetica ante e post intervento rilasciati da tecnici abilitati, dal progettista o dal direttore dei lavori, nella forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

12.2 Gli attestati di prestazione energetica (APE) di cui al punto 12.1, qualora redatti per edifici con più unità immobiliari, sono detti “convenzionali” e sono appositamente predisposti ed utilizzabili esclusivamente allo scopo di cui al punto 12.1 stesso.

12.3 Gli APE convenzionali di cui al punto 12.2 vengono predisposti considerando l’edificio nella sua interezza, considerando i servizi energetici presenti nella situazione ante-intervento. Per la redazione degli APE convenzionali, riferiti come detto a edifici con più unità immobiliari, tutti gli indici di prestazione energetica dell’edificio considerato nella sua interezza, compreso l’indice EPg, nren, rif, standard (2019/21) che serve per la determinazione della classe energetica dell’edificio, si calcolano a partire dagli indici prestazione energetica delle singole unità immobiliari. In particolare ciascun indice di prestazione energetica dell’intero edificio è determinato calcolando la somma dei prodotti dei corrispondenti indici delle singole unità immobiliari per la loro superficie utile e dividendo il risultato per la superficie utile complessiva dell’intero edificio.

Ma ci sono altri chiarimenti da fare.

Attestato di Prestazione Energetica e UNI TS 1300

Tra le più importanti norme sull’Ape Convenzionale per il 110% c’è la UNI TS 11300 che si divide in 4 parti:

  1. determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale;
  2. determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale, per la produzione di acqua calda sanitaria, per la ventilazione e per l’illuminazione in edifici non residenziali;
  3. dati e metodi di calcolo per la determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva;
  4. utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria.

Una norma di fondamentale importanza per il calcolo preciso degli indici di prestazione energetica.

Poi, in materia di Superbonus è bene sottolineare anche altri 2 aspetti:

  • non si possono utilizzare software che adottano il metodo semplificato come DOCET per il calcolo delle prestazioni energetiche di un edificio;
  • l’APE convenzionale non deve essere depositato al catasto.

E poi?

Affidarsi a professionisti qualificati per gestire al meglio una pratica Superbonus.

Sempre.

Qual è il primo passo da fare per puntare a un sicuro 110%?

Per una riqualificazione con il Superbonus sono tanti gli aspetti da prendere in considerazione: l’APE Convenzionale è solo uno dei tanti passaggi per ottenere il 110%.

Ma per non avere problemi, avviando al più presto il cantiere e non avere intoppi durante e dopo i lavori, l’unica cosa da fare è affidare la pratica Superbonus a professionisti qualificati in grado di gestire sia la parte tecnica della riqualificazione, sia la parte più complicata, quella fiscale.

E come Rete Nazionale di professionisti esperti in Superbonus e detrazioni fiscali, con oltre 130 Studi Tecnici in 19 Regioni d’Italia, siamo pronti ad affiancare tutti i tecnici coinvolti in ristrutturazioni e riqualificazioni a costo quasi zero, garantendo un costante supporto per tutte le fasi più delicate, e tutti i privati per garantire lavori su misura.

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