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Il Bonus barriere architettoniche 2023 “salva” lo sconto in fattura

9/06/2023
FV
Fabio Vidotto
Bonus barriere architettoniche 2023: ecco come e quando utilizzando al 75% _ DetrazioniFacili.it

Il Bonus barriere architettoniche è sulla cresta dell’onda.

Tutti ne parlano. Tutti lo vogliono.

Perché?

Beh, perché è l’unico che ancora consente di sfruttare sconto in fattura e cessione del credito per lavori di ristrutturazione edilizia. 

E a quanto pare, norme alla mano, è un “Bonus largo”, che abbraccia tanti potenziali beneficiari e che consente di fare numerosi lavori su abitazioni unifamiliari e in condominio, anche se non ci sono disabili in casa e anziani over 65. 

Proprio così. 

Insomma, il Bonus barriere architettoniche 2023 sembra davvero conveniente. E noi lo analizziamo, in questo articolo per addetti ai lavori e privati che non vogliono commettere errori con gli incentivi, per scoprire come e quando sfruttare questa agevolazione al 75% che sta facendo tanto parlare di sé. 

Cosa prevede il Bonus barriere architettoniche: l’articolo 119 ter

Partiamo da qui: la Legge Finanziaria del 2022 (n.234 del 30 dicembre 2021) ha aggiunto L’articolo 119 ter (Detrazione per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche) al Decreto rilancio.

E questo è il testo dell’articolo: 

Comma 1.

Ai fini della determinazione delle imposte sui redditi, ai contribuenti è riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, per le spese documentate sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2025 per la realizzazione di interventi direttamente finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti.

Comma 2.

La detrazione di cui al presente articolo, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, spetta nella misura del 75 per cento delle spese sostenute ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a:

a) euro 50.000 per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;

b) euro 40.000 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;

c) euro 30.000 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

Comma 3.

La detrazione di cui al comma 1 spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

Comma 4.

Ai fini dell’accesso alla detrazione, gli interventi di cui al presente articolo rispettano i requisiti previsti dal regolamento di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236.

Comma 4-bis.

Per le deliberazioni in sede di assemblea condominiale relative ai lavori di cui al comma 1 è necessaria la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio.

Fin qui tutto normale. 

Ma ricordi cosa è successo il 16 febbraio 2023? 

Il Bonus barriere architettoniche 2023 resiste!

Il Decreto Legge n.11 del 16 febbraio 2023 sancisce lo STOP allo sconto in fattura e alla cessione del credito per i Bonus Edilizi. 

CAOS!

Poi, ecco spuntare la Legge 38 dell’11 aprile 2023 che proroga le alternative alla detrazione fiscale diretta solo per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, modificando così l’articolo 2 del Decreto di febbraio: 

  1. A decorrere dalla data  di  entrata  in  vigore  del  presente decreto, in relazione agli interventi di cui all’articolo 121,  comma 2,  del  decreto-legge  19  maggio  2020,  n.  34,  convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, non  e’  consentito l’esercizio delle opzioni di cui all’articolo 121, comma  1,  lettere a) e b), del medesimo decreto-legge. 

  ((1-bis. Le disposizioni di cui al comma 1 non  si  applicano  alle opzioni  relative  alle  spese  sostenute  per  gli   interventi   di superamento  ed  eliminazione  di  barriere  architettoniche  di  cui all’articolo  119-ter  del  decreto-legge  19  maggio  2020,  n.  34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.))

Quindi, il Bonus Barriere Architettoniche 2023 al 75% resiste!

E come già specificato, è l’unico Bonus che consente ancora l’accesso allo sconto in fattura e alla cessione del credito per lavori di ristrutturazione volti all’abbattimento delle barriere architettoniche, oltre che l’ampia detrazione. 

Ma quali interventi si possono fare? 

Gli interventi che rientrano nel Bonus barriere architettoniche 2023 (valido fino al 31 dicembre 2025) sono davvero tanti, ma occhio al DM 236!

Porte, infissi esterni, arredi fissi e pavimenti, terminali di impianti, servizi igienici, cucine, balconi e terrazzi, scale, rampe e ascensori

… i lavori che si possono fare con il Bonus barriere architettoniche 2023 sono davvero tanti. 

E non c’è più nessun obbligo che in quell’immobile oggetto di intervento viva una persona disabilie in situazioni di gravità oppure una persona anziana.

Infatti, all’articolo 2 del DECRETO MINISTERIALE 14 giugno 1989, n. 236 – ti consiglio di leggerlo tutto cliccando qui – si fa riferimento ad ostacoli fisici” fonte di disagio per la mobilità di chiunque.

Quindi, “chiunque”, proprietario dell’immobile o titolare di un diritto di godimento sullo stesso può beneficiare del Bonus in questione se ci sono “particolari” ostacoli da eliminare. 

E questi particolari ostacoli (barriere architettoniche) sono: 

a) gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea;

b) gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature o componenti;

c) la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.

Ma perché è così importante questo DM 236? 

Perché elenca i “criteri di progettazione” che devono essere presi come riferimento. E quindi…

il Bonus barriere architettoniche 2023 può essere sfruttato per sistemare  tutto ciò che nell’immobile non rispetta i criteri di progettazione per l’accessibilità previsti dal Decreto Ministeriale n.236 prima citato. 

Ma serve una lettura combinata dell’articolo 4 (Criteri di progettazione per l’accessibilità) con l’articolo 8 (Specifiche funzionali e dimensionali).

Facciamo qualche esempio pratico

Se in casa c’è una porta che presenta un’apertura inferiore a 75 cm di “luce netta”, la stessa porta può essere sostituita con il Bonus. 

Se in casa ci sono vecchie finestre malfunzionanti che necessitano di una forza superiore agli 8 Kg (si calcola con un dinamometro) per l’apertura e la chiusura, possono essere sostituite. 

Stessa cosa se le maniglie delle finestre sono poste a più di 150 cm di altezza o se gli apparecchi elettrici, i quadri generali, le valvole e i rubinetti di arresto delle varie  utenze,  i regolatori di impianti di riscaldamento e di condizionamento, i  campanelli  di allarme, il citofono, sono posti ad un’altezza compresa superiore di 150 cm (devono essere posti ad un’altezza compresa tra i 40 e i 140 cm).

E così per il bagno, per i pavimenti, per balconi e terrazzi, per l’automazione degli impianti e così via. 

Il Decreto Ministeriale n.236 definisce tutti gli interventi che si possono fare e i requisiti tecnici da rispettare. 

Leggilo con attenzione qui, perché gli interventi che si possono fare, portando in detrazione il 75% della spesa (sono comprese anche le spese professionali) o beneficiando dello sconto in fattura e cessione del credito, sono davvero tanti. 

Ovviamente, per dimostrare lo stato attuale “non a norma” serve la perizia tecnica di un tecnico abilitato. 

Qual è l’importo complessivo dei lavori previsto dal Bonus barriere architettoniche? 

Come specificato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, la detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a:

  • 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
  • 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari
  • 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

Ma qualche dubbio resta sulle spese del singolo appartamento, dopo che la Dre Lombardia ha specificato che “è possibile fare interventi sia sulle parti comuni condominiali che sulla singola unità immobiliare e avranno dei limiti di spesa diversi che si potranno cumulare”.

Sicuramente non tarderanno ad arrivare chiarimenti su questo Bonus che ormai è così gettonato per il fatto che è l’unico che consente ancora libero accesso alle misure alternative alla detrazione diretta. 

È questo il Bonus giusto per il tuo cantiere?

Dipende!

Ogni caso deve essere valutato attentamente e diventa fondamentale non lasciarsi ingolosire dallo sconto immediato in fattura e dalla cessione del credito (anche se ci sono i presupposti per beneficiare del Bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche). 

Come ottenere il Bonus barriere architettoniche 2023 con sconto in fattura o qualsiasi altro Bonus in detrazione senza correre rischi durante e dopo i lavori

Più di una volta ho sottolineato questo concetto: ogni progetto ha le sue caratteristiche, le sue potenzialità. E ogni edificio merita una soluzione su misura, che tenga conto di tutti gli aspetti tecnici e fiscali.

Devi sapere quali sono i Bonus più adatti alla tua situazione e come ottenerli senza intoppi. 

Inoltre, devi sapere come misurare i risultati degli interventi e come massimizzare i benefici.

In altre parole, diventa fondamentale avere una visione d’insieme chiara e tanti professionisti pronti a supportarti dal punto di vista tecnico e fiscale. 

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