«Quando è richiesta la comunicazione Enea ristrutturazioni?»
«Come comunicare all’ENEA i lavori di ristrutturazione?»
«Cosa rischio se non faccio la comunicazione all’Enea?»
Se stai cercando la risposta a tutte queste domande, perché non vuoi avere brutte sorprese con i lavori di ristrutturazione che stai portando avanti o che intendi avviare sfruttando gli incentivi per l’edilizia e il risparmio energetico, sei nel posto giusto.
Leggendo questo breve articolo scoprirai quando la “Comunicazione ENEA Ristrutturazioni” è obbligatoria e la “particolare” risposta dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, leggendo fino alla fine scoprirai anche come ottenere il massimo dai Bonus in tempi rapidi e senza correre rischi, grazie al servizio su misura per te.
Per tutto il 2022 e per gli anni a seguire, gli interventi finalizzati al risparmio energetico dovranno essere comunicati all’Enea accedendo all’apposito portale online, indipendentemente dalla detrazione fiscale.
Ad essere precisi, questo obbligo di comunicazione Enea ristrutturazioni non è nuovo, ma è in vigore dal 2018 e non è previsto solo per lavori da portare in detrazione con l’Ecobonus. Infatti, tanti interventi progettati ed eseguiti per ottenere un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio possono rientrare anche nel Bonus Ristrutturazioni e devono necessariamente essere comunicati all’Enea. Ad esempio, la sostituzione di una vecchia caldaia è un intervento che si può portare in detrazione con l’Ecobonus (clicca qui per approfondire), ma anche con il Bonus Ristrutturazioni.
Proprio per questo motivo, ho deciso di riportare qui di seguito tutti gli interventi che prevedono specifica Comunicazione Enea ristrutturazioni.
Vediamoli nel dettaglio.
“Cosa succede se non faccio la comunicazione Enea ristrutturazioni?”
Prima di rispondere a questa domanda, facendo riferimento alla risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 46/E del 18 aprile 2019, vediamo quali sono gli interventi che prevedono l’adempimento in esame.
La comunicazione all’Enea per gli interventi di ristrutturazione è obbligatoria per:
Questi sono tutti interventi volti al risparmio energetico e come tali devono essere comunicati all’Enea tramite apposito portale web.
Invece, per tutti gli altri interventi che rientrano nel Bonus Ristrutturazioni al 50% ma che non comportano un miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio (ad esempio, demolizione di muri portanti e divisori, tinteggiatura pareti, rifacimento impianto elettrico) non è richiesta la comunicazione Enea ristrutturazioni.
Ora, passiamo alla risposta che (forse) non ti aspetti.
È giunto il momento di chiamare in causa la risoluzione n.46/E del 18 aprile 2019.
La mancata trasmissione per via telematica all’ENEA delle informazioni sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio, non sembra essere un grosso problema.
Infatti, è un inadempimento che non comporta la perdita del diritto alla detrazione.
Tale comunicazione – che ricordo essere obbligatoria! – ha lo scopo di monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito con specifici interventi.
In parole molto semplici, è obbligatoria (entro 90 giorni dalla data di fine lavori o dal collaudo delle opere, se previsto, con possibilità di rettificare la comunicazione entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi) ma se non fatta non si rischia la perdita del beneficio fiscale. Può sembrare strano, ma è così.
In ogni caso, meglio fare le cose così come previsto dalla legge, chiudendo la ristrutturazione con la certezza di non avere brutte sorprese in futuro (non si può mai sapere).
Per approfondire, clicca qui e leggi tutte le indicazioni fornite dall’ENEA.
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