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Controlli Superbonus 110% Agenzia delle Entrate: come evitare le multe?

11/03/2021
FV
Fabio Vidotto
Multe e Controlli Superbonus 110% Agenzia delle Entrate

Controlli e sanzioni Superbonus: quali rischi si celano dietro le ristrutturazioni “a costo quasi zero” con il 110%? Ecco come generare un credito sano per non ritrovarsi in spiacevoli situazioni e restituire la somma ceduta

I controlli Superbonus 110% da parte dell’Agenzia delle Entrate ci saranno.

E non mancheranno le sanzioni.

Avere paura è cosa normale, perché per portare avanti una pratica così complessa, per beneficiare delle agevolazioni per il risparmio energetico e la messa in sicurezza strutturale, è importante non sbagliare niente.

Ma il Superbonus nasconde tante insidie.

Non si può improvvisare.

Adempimenti da portare a termine rispettando le scadenze e documenti con tutte le virgole al loro posto: noi professionisti siamo un po’ come funamboli che cercano di mantenere l’equilibrio su una corda che oscilla vistosamente, per passare da un lavoro all’altro.

Ma i funamboli non improvvisano.

Si allenano.

E anche il professionista deve allenarsi, studiando, per padroneggiare il meccanismo che c’è dietro il 110% per garantire al committente zero problemi.

Insomma, i privati devono affidarsi a consulenti e tecnici preparati su ogni aspetto del Superbonus e i professionisti devono acquisire le competenze necessarie per gestire in modo perfetto una pratica del genere.

Perché in caso di controlli Superbonus 110% da parte dell’Agenzia delle Entrate, in assenza di requisiti per beneficiare della detrazione edile, fioccheranno sanzioni e il credito ceduto dovrà essere restituito.

Ed è proprio su questo aspetto che voglio portare la tua attenzione.

Come evitare le multe e superare i controlli Superbonus 110% dell’Agenzia delle Entrate?

Andiamo dritti al punto.

La cessione del credito è al centro di tutto, essendo una misura conveniente per il privato che non può sfruttare la detrazione fiscale diretta.

In questo caso, se a seguito di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate viene riscontrata una carenza dei requisiti previsti per accedere al Superbonus 110%, cosa succede?

Il contribuente dovrà restituire all’Erario il credito ceduto a terzi e pagare le sanzioni.

Il cessionario sarà responsabile nel caso di irregolare utilizzo del credito o in misura maggiore del dovuto. 

Ecco che il professionista del Superbonus dovrà giocare bene le sue carte (i jolly sono proprio le asseverazioni), per non ritrovarsi con contestazioni sul groppone, accompagnando il committente dalle prime analisi di fattibilità alla gestione del credito d’imposta.

Perché siamo noi professionisti che dobbiamo aiutare il committente a generare un credito sano per non avere problemi in caso di controlli Superbonus 110% – verifiche documentali relative alla sussistenza dei presupposti che danno diritto all’agevolazione fiscale fatte dall’Agenzia delle Entrate – sulla cessione del credito o lo sconto in fattura.

In assenza di requisiti, l’Agenzia delle Entrate provvederà a recuperare l’importo corrispondente alla detrazione non spettante, ovviamente maggiorato con gli interessi e le relative sanzioni nei confronti del contribuente.

Solo nei suoi confronti.

A meno che non ci sia “concorso nella violazione”.

Non solo rischi per il committente

Il contribuente è il bersaglio principale dei controlli Superbonus 110% che saranno effettuati dall’Agenzia delle Entrate.

Ma solo quando non c’è concorso nella violazione, perché in caso contrario, cessionari, fornitori e professionisti, tra cui spicca la figura dell’asseveratore – false fatture e false asseverazioni sono già nel mirino dell’agenzia fiscale della pubblica amministrazione –  potrebbero trovarsi coinvolti nella procedura di accertamento.

Però, se il credito è acquistato in buona fede, non si perde il diritto ad utilizzarlo, ma si risponderà solo per utilizzo irregolare”.

Come comportarsi?

Generare un credito sano è l’unica cosa da fare per non avere problemi con i controlli Superbonus 110% dell’Agenzia delle Entrate

Cosa vuol dire generare un credito sano?

In 2 parole: analisi approfondita.

Solo partendo da un’approfondita analisi del caso specifico, dal punto di vista tecnico, effettuando tutte le verifiche necessarie, è possibile mettersi al sicuro. 

Una prima analisi tecnica, per verificare la possibilità di beneficiare del Superbonus per riqualificare l’immobile, che dovrà essere necessariamente essere accompagnata da una precisa analisi fiscale e finanziaria per maturare, appunto, un credito sano.

È la corretta gestione dei cassetti fiscali che spalanca le porte del 110% e che consente di:

  • portare in detrazione fiscale i lavori;
  • sfruttare la cessione del credito.

I controlli ci saranno sicuramente e le multe addirittura possono arrivare anche fino al 200% della detrazione fiscale richiesta.

Per evitare le multe è importante conoscere i dettagli del nuovo Superbonus, ma è impensabile gestire da soli tutti gli aspetti tecnici, legali e fiscali.

Ma la Rete Nazionale DetrazioniFacili.it è al fianco di privati e professionisti per offrire un servizio su misura per generare un credito sano.

Una struttura organizzata che conta oltre 120 Studi Tecnici associati in 19 Regioni d’Italia che:

  • aiuta i professionisti a migliorare e accrescere le proprie competenze, per diventare esperti in detrazioni fiscali e Superbonus;
  • supporta i privati a riqualificare casa senza correre rischi.

Se sei un privato e stai pensando di riqualificare e ristrutturare la tua casa con il 110%, clicca qui e scopri come possiamo aiutarti.

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