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Ecobonus 110 bifamiliare e condominio: facciamo chiarezza 

15/04/2022
FV
Fabio Vidotto
Ecobonus 110 bifamiliare | detrazionifacili.it

Quanti dubbi sull’Ecobonus 110 bifamiliare! Tra i tanti: è sempre possibile considerare un edificio bifamiliare come condominio? Ecco qualche consiglio per affrontare la riqualificazione di un edificio con 2 unità immobiliari senza commettere errori

Ecobonus 110 bifamiliare: è giunto il momento di fare chiarezza.

Anche perché i dubbi su un intervento con il Bonus 110 per riqualificare un edificio bifamiliare, con unico proprietario o con 2 proprietari, di certo non mancano. 

E se anche tu hai qualche incertezza su come inquadrare la riqualificazione di un edificio bifamiliare, cioè se considerarlo o meno come condominio (e qui entra in gioco anche il dubbio sul codice fiscale da utilizzare), sei nel posto giusto. 

In questo articolo affronto l’argomento “Ecobonus 110 bifamiliare” toccando gli aspetti più delicati e rispondo anche a 4 domande specifiche per interventi agevolabili.

E ho deciso di farlo perché sembra facile inquadrare un progetto del genere di efficientamento energetico (a costo quasi zero), ma non è così! Anche perché ogni caso è diverso dall’altro e occorre sempre prestare tanta attenzione ai “dettagli”. 

Questo articolo ti porterà via poco più di 3 minuti del tuo tempo, e ti consiglio di leggerlo tutto, perché alla fine troverai anche la soluzione (chiavi in mano!) per realizzare “senza stress” il tuo progetto in tempi rapidi. 

Non ci resta che procedere in direzione 110%.

Da dove partiamo? 

Dal dubbio dei dubbi: “bifamiliare o condominio?”

Ecobonus 110 bifamiliare: “devo considerare il fabbricato come condominio?”

Magari è proprio questo il dubbio che ti sta bloccando ai nastri di partenza (mentre tanti altri stanno già procedendo a grandi falcate verso il traguardo del 110%). 

Un dubbio da eliminare subito!

Quando si parla di un fabbricato bifamiliare, quindi che ha almeno 2 unità immobiliari, questo non può essere considerato condominio se il proprietario è unico. 

Ma è stato chiarito che il Superbonus 110 in versione “Eco” può essere richiesto anche per questa tipologia di fabbricato, cioè quando c’è un unico proprietario (fino a quattro unità immobiliari!). Ovviamente, cambiano i massimali, i tempi per realizzare le opere e il percorso da seguire per arrivare “sani e salvi” al 110%.

Invece, nel caso in cui siano presenti 2 proprietari differenti, ad esempio, per l’appartamento a piano terra e l’appartamento al primo piano, l’edificio si configura a tutti gli effetti come condominio. Minimo, ma pur sempre condominio. 

In casi come questo, l’Ecobonus 110 bifamiliare può essere sfruttato effettuando lavori sulle parti comuni e sulle parti private della singola unità immobiliare (isolamento a cappotto e sostituzione serramenti al 110% per rendere tutto l’involucro edilizio a prova di dispersione termica, intervenire sul tetto, sull’impianto centralizzato o sulle caldaie autonome) progettando i vari interventi con un occhio a un calendario diverso. E massimali diversi! 

Serve il codice fiscale del condominio per richiedere la detrazione fiscale?

Ecco la buona notizia: se manca il codice fiscale del condominio minimo e non è stato nominato un amministratore (l’obbligo di nomina dell’amministratore sussiste quando il fabbricato conta più di 8 unità immobiliari) è possibile comunque sfruttare l’Ecobonus 110 bifamiliare senza problemi. 

Ma anche se l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che non c’è l’obbligo di costituire a tutti gli effetti un condominio, ma che è sufficiente nominare un amministratore di fatto (uno dei proprietari può essere nominato come amministratore di condominio) che gestirà tutta la pratica, il consiglio che mi sento di dare è questo: aprire un codice fiscale e trattare la villetta bifamiliare come un condominio a tutti gli effetti. 

Sicuramente ti starai chiedendo: “perché devo complicarmi la vita?”

In realtà, facendo così si semplifica lo sviluppo delle varie pratiche, per la parte fiscale, per la gestione finanziaria e per le fatturazioni.

Ecobonus 110 bifamiliare: sembra tutto così facile…

Non è così!

Stiamo parlando di Superbonus e di facile c’è ben poco!

Ecco perché ti consiglio di affidarti sempre a un team di professionisti qualificati, quindi progettisti, fiscalisti, commercialisti, avvocati, per aiutarti a sviluppare i tuoi progetti senza stress e con la sicurezza di portare a casa il risultato in tempi rapidi e senza brutte sorprese alla fine dei lavori (e se vuoi smettere di “navigare a vista”, puoi scorrere ancora un po’ questa pagina per scoprire subito come sfruttare le nuove detrazioni fiscali nel modo giusto – la soluzione è a portata di click!).

Ma prima di passare alla soluzione “chiavi in mano” (per tecnici e privati), voglio rispondere a 4 domande che mi sono state rivolte durante una diretta di approfondimento che abbiamo organizzato come Rete Nazionale di esperti in Superbonus e detrazioni fiscali (clicca qui per non perdere i prossimi appuntamenti). 

Eccole: 

1- Si può beneficiare del Super Ecobonus 110 per una bifamiliare in comproprietà tra marito e moglie?

Questo è un caso di condominio minimo e la risposta non può che essere positiva. 

Poi, si può valutare se hanno accesso autonomo dall’esterno e sono funzionalmente indipendenti per valutare interventi solo sulla singola unità immobiliare. 

2- Quali sono i tetti massimi di spesa per una palazzina con 2 subalterni appartenenti ad un unico proprietario che hanno impianto termico centralizzato?

Un caso difficile di Ecobonus 110 bifamiliare?

No. Tutt’altro! 

Questo è un altro caso di condominio minimo e anche se c’è un unico proprietario è possibile sfruttare i massimali di spesa previsti per gli edifici che hanno da 2 a 8 unità immobiliari. 

3 – Ecobonus 110 bifamiliare su 2 livelli e cappotto termico: è possibile realizzare l’isolamento delle pareti “a costo quasi zero” per l’unità immobiliare al primo piano (funzionalmente indipendente) anche se c’è un abuso edilizio al piano terra?

La risposta è ancora una volta positiva. 

Ma è importante mettere ben in chiaro che è possibile sfruttare l’Ecobonus al 110% per rendere più efficiente l’involucro edilizio solo se si accede come “unità funzionalmente indipendente con ingresso autonomo”. 

In questo caso, non è possibile accedere alla maxi agevolazione come condominio minimo. 

4- È possibile intervenire con l’Ecobonus 110 per dividere l’impianto centralizzato di una villetta bifamiliare?

Un caso particolare che merita tanta attenzione. 

La risposta è negativa!

I fabbricati con 2 unità immobiliari che hanno una sola caldaia (impianto centralizzato) non possono accedere all’Ecobonus 110 bifamiliari, perché tale intervento non rientra tra quelli che è possibile portare in detrazione. 

Ma tutto cambia quando sono presenti 2 caldaie e il progetto prevede la realizzazione di un impianto centralizzato. In questo caso, l’intervento è agevolabile. 

Ecobonus 110 bifamiliare: serve aiuto?

Prima ti ho parlato di una soluzione per smettere di “navigare a vista” e sfruttare in tempi rapidi (senza commettere errori!) il Superbonus e tutte le altre agevolazioni fiscali. 

E la soluzione “chiavi in mano” è qui: 

DetrazioniFacili.it è la prima Rete Nazionale di esperti in Superbonus e detrazioni fiscali  che offre un servizio completo a progettisti, amministratori condominiali, imprese e proprietari di immobili che vogliono arrivare senza problemi dal primo studio di fattibilità alla monetizzazione del credito d’imposta, per progetti di ristrutturazione e riqualificazione energetica

In tutta Italia, possiamo aiutarti a gestire i tuoi progetti passo dopo passo, grazie alla nostra Rete che comprende oltre 110 Studi Tecnici e al supporto di importanti Partner di settore (DetrazioniFacili.it è anche Business Partner 24Ore).

Se non vuoi correre rischi con il Superbonus e con tutti gli altri Bonus per l’edilizia, ecco cosa devi fare: 

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