La proroga Superbonus 110 unifamiliari ha trovato spazio nella nuova Legge di Bilancio.
È uno spazio limitato, se paragonato a quello concesso ai condomini.
Come si dice, meglio di niente.
“Incomprensibile” e quasi “anticostituzionale”: così avevo definito, qualche mese fa, la volontà del governo di limitare il via libera alla norma fiscale solo ai condomini. Perché negare il diritto di riqualificare casa a costo quasi zero ai proprietari di immobili unifamiliari?
Inaccettabile.
Nelle intenzioni del governo c’era la volontà di una proroga del Bonus 110 limitata solo ai condomini e alle case popolari, con l’esclusione di case unifamiliari e villette.
Poi, è arrivata la proposta del tetto Isee per i proprietari degli stessi immobili.
E ora la Legge di Bilancio ha modificato ancora una volta – per fortuna, in meglio! – le regole e le date di scadenza per accedere alla maxi detrazione fiscale.
La proroga Superbonus 110 è stata confermata, ma il calendario dei lavori non è unico.
Quindi, vediamo fino a quando sarà possibile fare i lavori a costo quasi zero e quali sono le nuove regole da rispettare.
Un altro anno pieno per intervenire su immobili unifamiliari non è poco.
Ma neanche tanto, dato che tra analisi iniziali e progettazione degli interventi – l’iter previsto per l’ottenimento del grasso 110%, nonostante le semplificazioni, non è di certo una passeggiata – il tempo sembra non bastare mai. E partire con leggero ritardo significa rischiare di andare oltre la data di scadenza fissata.
Però, chi si accontenta gode – aggiungo, così e così, riprendendo le parole di un noto artista di Correggio – e magari il 2022 potrebbe portare altre novità interessanti.
Ora, concentriamoci sul calendario dei lavori approvato con la Legge di Bilancio.
La proroga Superbonus 110 unifamiliari fino al 31 dicembre 2022 è stata confermata, ma è condizionata al raggiungimento del primo Sal (Stato Avanzamento Lavori) al 30% entro il 30 giugno 2022.
Un piccolo limite. O meglio, un ostacolo che può essere facilmente superato seguendo il “consiglio” di Orazio, “Carpe diem”.
Cogliere l’attimo, per sfruttare il Superbonus per riqualificare villette e case unifamiliari, significa non aspettare ancora, ma partire subito con i lavori, per non arrivare lunghi al giro di boa (30/06/2022).
Ovviamente, affidandosi a un team di professionisti qualificati in grado di gestire la pratica sia dal punto di vista tecnico che fiscale con precisione e in tempi rapidi per generare un credito sano a prova di controllo dell’Agenzia delle Entrate.
La nuova Legge di Bilancio ha portato con sé altre 2 novità interessanti:
Quindi, la revisione della prima versione della Legge di Bilancio è stata davvero importante.
Fino a quando sarà possibile sfruttare il Superbonus al 110% per riqualificare vecchi edifici plurifamiliari?
31/12/2023.
E dopo?
Il Superbonus non sarà più così Super.
Infatti, è stata prevista una riduzione della detrazione fiscale per i lavori effettuati dai condomini sulle parti comuni e per quelli effettuati dai proprietari sui singoli appartamenti:
Una novità che lascia un po’ di amaro in bocca. Ma c’è un dettaglio che rende tutto un po’ più dolce: è stato eliminato il disallineamento temporale esistente tra interventi trainanti realizzati sulle parti comuni e quelli trainati approvati dal proprietario della singola unità immobiliare. Le “date di scadenza” sono le stesse per tutti i lavori.
La proroga Superbonus 110 per unifamiliari e condomini, seppur con regole e date diverse, è finalmente arrivata.
E tutti possiamo tirare un bel sospiro di sollievo e continuare a lavorare puntando all’importante miglioramento delle prestazioni energetiche dei vecchi edifici, strizzando l’occhio all’ambiente, al comfort domestico e al risparmio.
Ma cullarsi e attendere ancora con la speranza di riuscire a fare tutto in pochi mesi non è certo una saggia decisione.
Serve tempo per inquadrare gli interventi da portare a termine con studi di fattibilità dettagliati, per progettare e per avviare il cantiere – con il boom degli interventi di riqualificazione energetica i tempi per avviare i cantieri si sono allungati– e preparare la documentazione necessaria.
È vero, il tempo c’è. Ma il rischio di andare lunghi, oltre le date prima indicate, è davvero alto.
Meglio fare le cose con calma (e bene!) e lasciar perdere la teoria del “tanto di può fare tutto e subito!”
E soprattutto, meglio rivolgersi ad un unico interlocutore per la realizzazione di interventi globali di efficientamento dell’intero edificio-impianto.
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