“La spesa per la sostituzione della vecchia caldaia può essere portata in detrazione con l’Ecobonus al 110%?”
In qualità di Ingegnere Termotecnico e fondatore della rete DetrazioniFacili.it ho risposto a questa domanda tante volte. Ad essere sincero, ho perso il conto.
E lo stesso vale anche per quest’altra domanda:
“quando conviene installare una pompa di calore?”
La sostituzione della caldaia con l’Ecobonus 110 è uno degli interventi più gettonati per ottenere un netto miglioramento delle prestazioni energetiche di un’abitazione, progettando un impianto efficiente.
Ed è la soluzione giusta per risolvere definitivamente il problema dei consumi di gas troppo alti, dello scarso comfort termico e di continui interventi di manutenzione per provare a tenere in vita una vecchia caldaietta.
Ma si tratta di un intervento che di certo non può essere definito come economico.
Per fortuna, c’è il Superbonus!
Una caldaia a condensazione, che assicura un rendimento nettamente superiore rispetto a una vecchia caldaia convenzionale, può essere installata a costo quasi zero.
E lo stesso vale per una pompa di calore di ultima generazione.
Insomma, la sostituzione della vecchia caldaia con l’Ecobonus 110 conviene nell’immediato, grazie allo sconto in fattura e alla cessione del credito, e per il futuro, perché i consumi si abbasseranno e l’edificio – se c’è un’attenta progettazione dell’intervento! – sarà riscaldato a dovere.
Prestazioni e comfort a costo quasi zero.
Ma ottenere il 110% non è così semplice.
“Sì, il cambio della vecchia caldaia rientra nel Super Ecobonus 110”.
Questa è la mia risposta alla prima delle 2 domande che ho riportato all’inizio di questo articolo.
Ma non è così semplice come tanti professionisti poco tecnici e forse un po’ troppo frettolosi – improvvisare con il nuovo Ecobonus al 110% è davvero pericoloso! – vogliono farti credere.
Apro e chiudo velocemente una parentesi: con il Superbonus sono tanti i professionisti che, accecati dal guadagno facile, promettono mari e monti sfoggiando lo scudo degli incentivi statali.
È vero, le detrazioni per il risparmio energetico ci sono. Funzionano e sono convenienti per tutti. Ma non sempre possono essere sfruttate. Quindi, non è assolutamente vero che è sempre possibile fare tutto gratis con il Superbonus! Ogni caso deve essere valutato attentamente per trovare una precisa soluzione tecnica e fiscale. Anche per la sostituzione della vecchia caldaia.
Infatti, l’intervento in questione deve comunque garantire un miglioramento energetico secondo i requisiti previsti dalla legge e non sempre una nuova caldaia a condensazione o pompa di calore possono far salire l’immobile sui più alti gradini della scala delle classi energetiche.
Abbiamo riscontrato che è molto difficile fare un doppio salto di classe energetica con il solo cambio della caldaia. Nella maggior parte dei casi diventa necessario accoppiare la sostituzione della caldaia con l’Ecobonus 110 ad altri interventi come il cappotto termico, la sostituzione degli infissi o l’impianto fotovoltaico.
Ovviamente, è possibile far rientrare in questo specifico intervento di efficientamento energetico anche i lavori sull’impianto interno e sostituire, ad esempio, il vecchio impianto a radiatori con un impianto a pavimento radiante.
Ma è importante fare bene i conti per poter parlare di lavori a costo quasi zero.
Ecco i massimali di spesa previsti per la sostituzione caldaia Ecobonus 110:
E ora non ci resta che rispondere anche a questa domanda:
Dipende!
Non posso rispondere diversamente.
Mettendo da parte il costo di una caldaia a condensazione di ultima generazione – non è più un problema grazie alla nuova detrazione fiscale – i vantaggi garantiti sono notevoli: bolletta del gas tagliata dal 20% al 50% in base alla tipologia di intervento. Infatti, le prestazioni di una caldaia del genere aumentano se abbinata a sistemi di riscaldamento a bassa temperatura come pannelli radianti o serpentine a pavimento.
Ma c’è anche l’opzione pompa di calore da prendere in considerazione, che garantisce consumi energetici davvero bassi e un’elevata resa.
Si tratta di macchine elettriche in grado di estrarre il calore da una fonte naturale (aria, acqua o terra) e trasferirlo all’interno dell’edificio in funzione del tipo di impianto di riscaldamento. E possono essere anche ibride, combinando al meglio la tecnologia della pompa di calore elettrica a quella di una caldaia a condensazione di ultima generazione.
Cosa scegliere?
Lo ripeto, dipende!
È importante valutare sempre il caso specifico e il risultato che si intende raggiungere.
Quindi, analizzare per progettare un intervento su misura!
Ad esempio, con una pompa di calore professionale, cuore pulsante di un impianto di ultima generazione, è possibile dire per sempre addio al gas – clicca qui e scopri le soluzioni del nostro Partner di Rete Sigillo Sicuro – e vivere in una casa più efficiente e 100% elettrica.
Ma non tutti gli edifici sono uguali ed è necessario partire sempre da un’approfondita analisi iniziale per pianificare gli interventi giusti, al fine di ottenere il massimo comfort e consumi bassi, nel pieno rispetto dei requisiti tecnici previsti dal Super Ecobonus 110%, e non avere problemi per portare in detrazione la spesa.
Improvvisare è pericoloso!
In conclusione, la sostituzione caldaia con l’Ecobonus 110 è un intervento che può fare la differenza.
Ma è necessario affidarsi a un professionista in grado di svolgere un’analisi energetica dettagliata, una diagnosi vera e propria per capire se l’intervento di sostituzione della vecchia caldaia con una pompa di calore, con una nuova caldaia a condensazione o con una soluzione ibrida, conviene o meno.
E una simulazione con specifici software per valutare nel dettaglio l’intervento da inserire magari in un più ampio progetto di riqualificazione energetica a costo quasi zero, di certo non può essere garantita da tecnici poco esperti.
Poi, c’è tutta la parte fiscale da gestire con la massima precisione.
E un solo professionista non basta!
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