Negli ultimi mesi non si fa altro che parlare di cessione del credito Superbonus 110% alle banche.
E così sarà anche per i mesi a venire.
Perché questa opzione alternativa alla detrazione diretta è un metodo per la monetizzazione del credito di imposta, indispensabile per pagare i lavori di ristrutturazione e riqualificazione che rientrano nel Bonus al 110%.
Ma i dubbi sono tanti.
Il credito di imposta è acquistato da banche o altri intermediari finanziari “a sconto”, cioè accreditando al cedente una percentuale del credito maturato. E le offerte delle banche si sono stabilizzate, al momento, su un piano abbastanza livellato.
Alcune banche hanno attuato strategie di cross selling, altre hanno lanciato offerte che possono essere perfezionate in base alla specifica situazione, altre ancora hanno creato pacchetti ad hoc per offrire un finanziamento con annessa polizza assicurativa.
Non è semplice scegliere, se non si ha dimestichezza con il meccanismo che sta alla base della cessione del credito.
Affrontiamo di petto la questione.
Prima di trovare la risposta alla domanda “quali banche accettano la cessione del credito Superbonus al 110%?”, conviene partire dalle basi.
La prima cosa da fare è capire come funziona questo particolare meccanismo di monetizzazione del credito di imposta, che rappresenta uno dei punti di forza per poter beneficiare delle nuove agevolazioni fiscali ristrutturazioni e risparmio energetico.
Procediamo per gradi.
Partiamo dal presupposto che la cessione del credito non esiste se non è maturato un credito e se non sono stati fatti lavori che rientrano nell’Ecobonus, Sismabonus o, appunto, Superbonus al 110%.
Insomma, lavori che prevedono detrazioni fiscali così come previsto, nel nostro caso specifico, dall’articolo 121 del D.L.34/2020 (clicca qui per un approfondimento).
Per poter parlare di cessione del credito Superbonus alle banche è obbligatorio maturare nel proprio cassetto fiscale una detrazione fiscale, cioè un credito.
E fin qui ci siamo.
La risposta è semplice.
La detrazione fiscale diretta, che prevede una riduzione del pagamento dell’Irpef per i 5 anni previsti dalla legge, conviene solo a chi ha un ampio cassetto fiscale.
In caso contrario, conviene cedere il credito di imposta.
Senza tecnicismi e senza complicare troppo le cose, andiamo subito al sodo.
La cessione del credito di imposta può avvenire in 2 modi:
Chiarito questo aspetto, vediamo insieme cosa possono fare le banche per acquistare il credito di imposta.
Le banche comprano il credito. Proprio così.
Le banche, con speciali pacchetti e prestiti-ponte, possono aiutare a ridurre al minimo l’investimento.
E attualmente sono tantissime le banche che acquistano il credito fiscale.
Ma concentriamoci su come funziona questo speciale meccanismo per beneficiare delle agevolazioni fiscali casa.
Facciamo un esempio numerico di cessione del credito Superbonus alle banche:
Tizio deve fare interventi di riqualificazione energetica che rientrano nel nuovo Superbonus per l’edilizia con detrazione fiscale al 110%, per una spesa totale di 100.000 euro.
Grazie al Superbonus il credito fiscale maturato da Tizio è di 110.000 euro.
Un credito che Tizio vuole vendere perché non ha un cassetto fiscale ampio a tal punto da poter beneficiare della detrazione diretta.
Entra in gioco la cessione del credito Superbonus alla banca.
La banca acquisterà il credito di imposta maturato da Tizio, offrendo 102.000 euro, 103.000 euro, 104.000 euro o altre somme, in base alla percentuale dell’offerta proposta (ogni banca ha i suoi requisiti e i suoi parametri).
E i punti percentuali riconosciuti in più, rispetto ai 100.000 euro effettivi di lavori, possono essere utilizzati per coprire i costi finanziari della linea di credito messa in piedi dalla banca nel caso di prestito-ponte.
Perché, dopo aver verificato che tutti lavori rientrano nel Superbonus al 110% è possibile pagare tutti i lavori e poi cedere il credito alla banca di riferimento o richiedere un prestito-ponte per ottenere il finanziamento per pagare i lavori fase per fase.
Il debito contratto con la banca sarà saldato proprio con la cessione del credito.
È tutto così facile? Non proprio.
L’esempio appena fatto sulla cessione del credito Superbonus 110% alle banche non deve portare fuori strada.
Perché l’operazione è vantaggiosa ma complessa: commettere errori e ritrovarsi in spiacevoli situazioni finanziarie non è ipotesi remota.
Il consiglio principale è sempre quello di rivolgersi a un team di professionisti esperti in detrazioni fiscali e Superbonus.
Il Superbonus, grazie alla possibilità di cedere il credito, ha ampliato il suo raggio d’azione, diventando un’occasione da non lasciarsi sfuggire.
Ma è impensabile poter gestire tutti gli aspetti finanziari da soli.
Sono tante le valutazioni da fare per trovare l’offerta più conveniente e sfruttare in totale sicurezza agevolazioni fiscali, che mai si erano viste prima, per rendere le case più sicure e a basso consumo.
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