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Superbonus 110% - Articoli e approfondimenti

Quanto costa il visto di conformità per il Bonus 110 e gli altri Bonus Casa?

10/12/2021
FV
Fabio Vidotto
Visto di conformità Superbonus e altri Bonus Casa | detrazionifacili.it

Il visto di conformità è obbligatorio per tutti i lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica. Ma quanto costa? È una spesa che può essere portata in detrazione?

Non solo per il Superbonus.

Il DL 157/2021 ha cambiato le regole per il visto di conformità che dal 12 novembre 2021 è diventato obbligatorio per tutti gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione con le nuove detrazioni fiscali. 

L’ordine dei commercialisti ha specificato già da tempo qual è la check-list dei documenti che devono essere certificati per ottenere il visto di conformità. 

Ma quanto costa il visto di conformità?

Con Carmen Padula, Dottore Commercialista e Consigliere dell’Ordine dei Commercialisti di Napoli che collabora con la Rete DetrazioniFacili.it, dopo aver eliminato tanti dubbi sulla cessione del credito 110, abbiamo risposto anche a questa domanda, per fare un po’ di chiarezza sulla verifica documentale che può essere considerata il vero lasciapassare per sfruttare le nuove agevolazioni. 

Infatti, è il visto di conformità che consente il passaggio dei cassetti fiscali. 

Quale percentuale considerare?

Anche il visto di conformità ha un costo, che si calcola in percentuale sui lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica. 

E la domanda sorge spontanea: è una percentuale dell’importo lavori considerato come credito maturato o di tutta l’operazione che comprende spese professionali e IVA?

Stiamo parlando di un 2% circa – questo è il costo per il visto di conformità Superbonus e Bonus Casa – che deve essere necessariamente considerato nel totale delle spese.

Arriviamo così all’importante chiarimento della Dott.ssa Carmen Padula: 

il costo del visto di conformità deve essere calcolato partendo dal credito maturato. Quindi, la tariffa del commercialista o del professionista qualificato che porterà avanti la verifica documentale è riferita al cosiddetto “visto di conformità leggero”.

Quanto appena detto è specificato nel documento fornito dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, da pagina 35 (clicca qui per scaricare il pdf), dove si legge:

[…] tenuto conto delle raccomandazioni che precedono, al fine di fornire un benchmark di riferimento, il compenso potrebbe ragionevolmente attestarsi in un intervallo compreso tra l’1% ed il 3% del bonus attestato, anche se occorre avere chiaro che, laddove esso venga computato tra le spese detraibili, l’eventuale valutazione di congruità farà ragionevolmente riferimento ai parametri e, quindi, tenendo anche conto del raddoppio ivi consentito per i casi di maggiore complessità. Al riguardo si precisa che i parametri possono giustificare agevolmente compensi fino al 2%, mentre richiedono un’accurata motivazione, laddove i compensi siano superiori. Occorre sempre ribadire la necessità che il compenso per il rilascio del visto di conformità risulti congruo rispetto al grado di complessità e all’urgenza dell’incarico ricevuto.

Ma perché si fa riferimento solo al credito?

Parlando di visto di conformità per il 110% o per detrazioni fiscali minori, ci si stacca leggermente dal discorso degli interventi che possono avere un importo maggiore rispetto al credito maturato.

Quindi, la percentuale che prima abbiamo preso come riferimento per il calcolo del costo del visto di conformità deve riferirsi al solo credito che sarà ceduto, in base alla prima fase istruttoria (espletamento di tutte le pratiche con relativa verifica della documentazione) e all’atto finale di apposizione del visto. 

È una spesa che può essere portata in detrazione?

Questa spesa del commercialista, che nell’ordine di grandezza del 1-2% dell’importo lavori rientra anche all’interno dei massimali di spesa, può essere portata in detrazione fiscale al 110% oppure ceduta con la cessione del credito.

Ma attenzione. 

L’Agenzia delle Entrate ha dato indicazioni precise per quanto riguarda la “ripartizione delle spese” e come consigliato dall’esperta Carmen Padula, la spesa relativa al visto di conformità deve essere suddivisa per tutte le voci che compongono il credito che si andrà poi a cedere, evitando di inserirla solo nella parte di lavori dove c’è più capienza in base al limite di spesa. 

La soluzione per non commettere errori tecnici e fiscali a portata di click

Le accortezze da prendere dal punto di vista tecnico, quando si parla di Ecobonus, Superbonus e Sismabonus, sono davvero tante, accompagnate da tutti gli aspetti fiscali che meritano un approfondito esame da parte di professionisti qualificati ed esperti in detrazioni fiscali. 

Ora, dato che i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate sono stati rafforzati non solo per il Superbonus, meglio agire per non dare spazio all’improvvisazione. 

Come rete Nazionale DetrazioniFacili.it siamo organizzati per supportare tecnici e privati in tutte le più delicate fasi, passando dalle prime analisi alla gestione della documentazione richiesta per il visto di conformità, fino alla monetizzazione del credito d’imposta. 

I tecnici qualificati e i commercialisti della nostra rete possono aiutarti a non commettere errori e a sfruttare senza stress le nuove detrazioni fiscali con un servizio su misura che poggia su precise procedure. 

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